Smart & Start Italia, i finanziamenti diventano contributi a fondo perduto

Dal prossimo 14 luglio le start-up beneficiarie dell'agevolazione “Smart & Start Italia” potranno chiedere di convertire una parte del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto

Al via la possibilità di richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato, ottenuto grazie alla misura “Smart & Start Italia”, in contributo a fondo perduto nel caso di investimenti nel capitale di rischio delle imprese agevolate.

La novità, già prevista dal MISE nel corso dell'inverno con il DM 24 febbraio 2022, è diventata operativa grazie alla definizione delle modalità attuative. Ecco in cosa consiste e come fare per richiedere la conversione.

A chi si rivolge e in cosa consiste la conversione?

Possono chiedere la conversione le startup già ammesse alle agevolazioni nel caso siano destinatarie di investimenti nel capitale di rischio attuati da particolari investitori terzi o da soci persone fisiche.

L'investimento nel capitale di rischio:

  • deve essere di ammontare pari ad almeno 80.000 €;
  • avere una durata minima di tre anni;
  • nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza;
  • avere la forma di investimento in equity oppure di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity

Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.

Come presentare la domanda di conversione?

Le richieste relative alla conversione possono essere presentate a decorrere dal 14 luglio a INVITALIA, soggetto gestore della misura, secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal nell'apposita sezione del sito di INVITALIA.

La presentazione della domanda può essere formulata solo successivamente all'erogazione a saldo delle agevolazioni. È ammessa, in ogni caso, la presentazione di un'unica richiesta di conversione per impresa beneficiaria, a fronte di una operazione di investimento, attuata o da investitori terzi o da soci persone fisiche.

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