Fatture da "cartiera" e appalti fittizi: costi indeducibili e Iva non detraibile

La Cassazione (sent. n. 14200/2025) conferma che la somministrazione irregolare di manodopera, celata da contratti di appalto, invalida le fatture e annulla i benefici fiscali.

Fatture da

Con la sentenza n. 14200 del 28 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito che, in caso di somministrazione irregolare di manodopera dissimulata da un contratto di appalto fittizio, i costi non sono deducibili e l’Iva non è detraibile. Il caso riguardava una società che aveva dedotto costi e detratto Iva su una fattura emessa da una cooperativa considerata priva di reale autonomia e operativa come "cartiera". La Cassazione, confermando la decisione d'appello, ha ritenuto legittimo l’accertamento fiscale fondato su elementi indiziari gravi e concordanti (assenza di beni strumentali, promiscuità del personale, inadempienze fiscali). La sentenza si allinea con l’orientamento consolidato per cui, in assenza di un valido titolo giuridico, decadono sia la deduzione dei costi sia la detrazione dell’Iva.

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