Prepensionamento e costi per il datore: isopensione vs espansione

Le due misure incentivano il prepensionamento dei lavoratori dipendenti che distano pochi anni dalla pensione. Per come sono strutturate, hanno dei costi differenti a carico dei datori di lavoro.

Prepensionamento e costi per il datore: isopensione vs espansione

L'isopensione è un prepensionamento, finanziato dal datore di lavoro, il cui assegno viene erogato da INPS fino alla maturazione dei requisiti pensionistici, in favore di lavoratori dipendenti del settore privato con organico mediamente superiore a 15 dipendenti che sottoscrivano un accordo sindacale ad hoc.

La durata massima dello scivolo è pari a 4 anni rispetto al perfezionamento del diritto a pensione di vecchiaia o anticipata secondo la normativa vigente (7 anni fino al 2023 compreso, con ultima decorrenza ammessa il 1.12.2023 e risoluzione del rapporto di lavoro entro il 30.11.2023).

Durante l'isopensione viene versata, a carico del datore di lavoro, la contribuzione figurativa correlata utile per il diritto e la misura della pensione.

Contratto di espansione

Il contratto di espansione prevede la possibilità, per le aziende che con organico superiore a 50 unità, raggiungibili in forma di singola impresa o come gruppo di imprese, di realizzare uno scivolo pensionistico di massimo 5 anni, tenendo conto che l'uscita dal rapporto di lavoro deve avvenire entro e non oltre il 30.11.2023.

I costi del contratto di espansione

L'onere aziendale è composto da 2 parti:

  • Indennità mensile che ogni ex dipendente percepirà dal mese successivo la cessazione fino al mese precedente l'accesso a pensione;
  • Contribuzione correlata che l'azienda versa sulle posizioni assicurative di quanti vengono accompagnati a pensione anticipata (la stessa non è prevista per l'accesso alla pensione di vecchiaia).

Sono previsti degli sconti che diminuiscono il costo finale sostenuto dal datore di lavoro.

Costi per il datore a confronto

Pensione di vecchiaia

Considerando un lavoratore nato nel gennaio del 1959, la cui pensione di vecchiaia (primo accesso utile) decorrerà da febbraio 2026, raggiunti 67 anni (requisito previsto fino al 2026), ipotizzando una risoluzione consensuale il 31.12.2022, il prepensionamento durerebbe 37 mesi, da gennaio 2023 a gennaio 2026.

 

Contratto di espansione

Isopensione

Importo dell'indennità mensile

€ 1.500*

€ 1.500*

Contribuzione correlata mensile

€ -

€ 1.158

Spesa lorda mensile

€ 1.500

€ 2.658

Costo totale lordo (36 mesi)

€ 54.000

€ 95.688

*Importo di pensione ipotizzato al 31.12.2022

In aggiunta al risparmio, va considerato lo sconto Naspi, pari all'indennità che il lavoratore avrebbe percepito se ne avesse fatto richiesta, che riduce l'onere dell'importo a carico dell'azienda ed è applicabile solo al prepensionamento con contratto di espansione ed ha un valore.

Pensione anticipata

Ipotizzando che il lavoratore nato a febbraio 1959, al 31.12.2022 abbia un totale di 40 anni e 2 mesi di contributi utili al diritto, l'accesso a pensione anticipata decorrerebbe prima della vecchiaia, a dicembre 2025, trascorsi 3 mesi di finestra mobile dal raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi.

Considerando una risoluzione consensuale il 31.12.2022, il prepensionamento avrebbe una durata di 35 mesi, da gennaio 2023 a novembre 2025. Il versamento di contribuzione correlata, obbligatorio nel contratto di espansione, avverrebbe fino ad agosto 2025 (32 mesi), per permettere il raggiungimento dei contributi utili per la pensione anticipata.

Riprendendo i dati del precedente esempio, i costi lordi previsti sono i seguenti

 

Contratto di espansione

Isopensione

Importo dell'indennità mensile

€ 1.500

€ 1.500

Durata scivolo pensionistico

35 mesi

35 mesi

Contribuzione correlata mensile

€ 1.158

€ 1.158

Numero mesi versamento correlata

32 mesi

32 mesi

Costo aziendale indennità

€ 52.500

€ 52.500

Costo contribuzione correlata

€ 37.056

€ 37.056

Costo totale lordo

€ 89.556

€ 89.556

Il costo totale lordo per l'accompagnamento a pensione anticipata è il medesimo. Sono da applicare, però degli sconti.

Applicando sia lo sconto previsto per l'indennità (€ 27.308) sia quello della contribuzione correlata (€ 15.089), il costo totale in caso di contratto di espansione scenderebbe a € 47.159 (€ 42.130 in caso di azienda con più di 1000 dipendenti e, dunque, maggior sconto Naspi).

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