Pensionati richiamati in servizio per l'emergenza COVID-19, sì al cumulo dei redditi

Fino al 31 marzo i redditi percepiti dai pensionati che hanno ripreso servizio per fronteggiare la pandemia continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici

Pensionati richiamati in servizio per l'emergenza COVID-19, sì al cumulo dei redditi

È in vigore la proroga al 31 marzo 2022 del differimento dei termini relativi agli incarichi conferiti ai pensionati per fronteggiare l'emergenza sanitaria da COVID-19.

In particolare, per i primi tre mesi del 2022, è previsto un differimento dei termini relativi alla disciplina transitoria, per far fronte alla pandemia, in materia di conferimento di incarichi di lavoro autonomo (anche di collaborazione coordinata e continuativa) a dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità e degli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza.

Sotto il profilo pensionistico, per effetto del differimento dei termini al 31 marzo 2022, fino a tale data i redditi percepiti a seguito degli incarichi conferiti continuano a essere cumulabili con tutti i trattamenti pensionistici, ad eccezione di quelli riservati ai lavoratori precoci.

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