Patent Box, le novità del nuovo regime

La Legge di bilancio 2022 ha, come noto, riscritto il regime del patent box per le imprese.

Nel nuovo regime vengono esclusi i marchi d'impresa e il “know-how”; è stato però previsto un aumento della maxi-deduzione dei costi di ricerca e sviluppo, passata dal 90 al 110%, e la cancellazione del divieto di cumulo, in relazione ai medesimi costi, dell'agevolazione con il credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo.

Il nuovo regime di maxi-deduzione delle spese di ricerca e sviluppo si rende applicabile con riferimento al periodo di imposta in corso alla data del 22 ottobre 2021.

Lascia perplessi la decisione di abrogare un regime che ha avuto un forte potere attrattivo, per sostituirlo con un altro che avrà, con buona probabilità, un'efficacia sensibilmente inferiore.

Il nuovo regime patent box si applica alle opzioni esercitate con riguardo al periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del “DL Fiscale” e ai successivi periodi di imposta. I soggetti con esercizio coincidente con l'anno solare potranno esercitare l'opzione per il nuovo regime di maxi-deduzione a partire dal 2021.

Parimenti, e con medesima decorrenza, non sono più esercitabili le opzioni per il “vecchio regime” patent box, ivi inclusa quella per la cd. “autoliquidazione”.

Sono state però fatte salve le opzioni per il “vecchio regime” patent box, con riferimento al periodo di imposta 2020 (prendendo a riferimento i soggetti con esercizio coincidente con l'anno solare), purché si tratti di opzioni validamente esercitate.

Tali devono intendersi le opzioni esercitate nella dichiarazione tempestivamente presentata per il 2020, o quelle esercitate nella dichiarazione presentata nei 90 giorni successivi, che scade il prossimo 28 febbraio 2022, o, si ritiene, anche dopo ricorrendo all'istituto della remissione in bonis.