Il datore di lavoro può procedere alla modifica senza comunicazione preventiva al lavoratore.
Il datore di lavoro può modificare un periodo di ferie già stabilito in periodo di CIGO con causale COVID-19 senza comunicazione preventiva al lavoratore. A chiarirlo è una nuova nota dell’Ispettorato Nazionale del lavoro.
In tali casi, il godimento delle ferie può, infatti, essere rinviato ad un momento successivo, quando vi sarà la ripresa dell'attività produttiva.
Per quanto riguarda la mancata preventiva comunicazione al dipendente, sebbene la stessa configuri un comportamento irregolare, non è tuttavia sanzionata dal nostro ordinamento. In via generale, in assenza di una sanzione, il personale ispettivo potrebbe emettere un provvedimento con cui intima al datore di lavoro di “sanare” le irregolarità e solo nel caso in cui il datore di lavoro non ottemperi alla disposizione è prevista una sanzione amministrativa da € 500 a € 3.000, non diffidabile. Ma, a tale proposito, l'INL ritiene che l'esercizio del potere di disposizione sarebbe inutile nel caso in commento, dal momento che l'irregolarità non ha avuto conseguenze sostanziali: essendo rimasto inalterato il plafond di ferie maturate, le stesse potranno essere godute al termine del periodo di CIGO.
