Il lavoratore è senza protezione, ma la responsabilità ricade sul datore

La responsabilità del sinistro ricade sul datore di lavoro, il quale doveva disporre le misure atte all'integrità fisica dei dipendenti, nonché erogare la necessaria formazione.

Il lavoratore è senza protezione, ma la responsabilità ricade sul datore

La responsabilità del sinistro occorso al lavoratore sprovvisto di protezione ricade sul datore, che risponde per l'infortunio.

Nel caso in esame, la Corte di Appello aveva ritenuto che il datore di lavoro avesse solo in parte adempiuto agli obblighi formativi del personale per ciò che concerneva l'uso degli strumenti di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale.

Non era, infatti, stato dimostrato il loro assolvimento anche in ordine alle attività di taglio dei rami da effettuare a terra senza impiego di motosega, occasione di lavoro nel cui ambito era occorso l'infortunio, e non era stato nemmeno dimostrato che il datore di lavoro avesse vigilato affinché i lavoratori rispettassero le norme di sicurezza.

La responsabilità dell'imprenditore per la mancata adozione delle misure idonee a tutelare l'integrità fisica del lavoratore, quando non siano rinvenibili norme specifiche, discende pur sempre dalla norma di ordine generale che impone all'imprenditore l'obbligo di adottare nell'esercizio dell'impresa tutte quelle misure che, secondo la particolarità del lavoro in concreto svolto dai dipendenti, si rendano necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori.

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