Il curatore può chiedere la revoca degli atti del socio illimitatamente responsabile

La Cassazione riconosce la legittimazione del curatore fallimentare all'esercizio dell'azione revocatoria: ciò che viene recuperato va a vantaggio di tutti i creditori

Il curatore può chiedere la revoca degli atti del socio illimitatamente responsabile

Il curatore del fallimento della società è legittimato all'esercizio dell'azione revocatoria ordinaria di atti di disposizione patrimoniale compiuti a titolo personale dal socio illimitatamente responsabile.

Fermo restando che le due masse fallimentari e le relative procedure rimangono comunque distinte, il potere di esercitare l'azione revocatoria ordinaria è attribuito al curatore in virtù del fatto che quanto recuperato con l'azione produce effetti vantaggiosi per l'intero ceto dei creditori e non solo per i creditori personali del socio.  

Ad affermarlo è stata la Corte di Cassazione (Cass. 7 febbraio 2022 n. 3771).

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