Discoteche, cinema e teatri, gli aiuti alle attività chiuse

L’esecutivo ha definito come destinare le risorse del Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse (€ 140 milioni), che andranno a sostenere in particolare cinema, teatri, palestre e discoteche.

Discoteche, cinema e teatri, gli aiuti alle attività chiuse

Il Governo ha definito i soggetti beneficiari delle risorse del Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, per un totale di € 140.000.000.

Possono beneficiare degli aiuti previsti i soggetti esercenti attività d'impresa, arte e professione che:

a) svolgono, come attività prevalente, un'attività che risulta chiusa in conseguenza delle misure di prevenzione adottate;

b) svolgono, come attività prevalente, un'attività come cinema, teatri e palestre che ha avuto una chiusura per un periodo complessivo di almeno 100 giorni.

 

Per poter beneficiare degli aiuti previsti dal presente decreto, tali soggetti devono:

a) essere titolari di partiva IVA attiva;

b) essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

c) non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019.

In via prevalente, per le attività chiuse l'aiuto è riconosciuto sotto forma di contributo a fondo perduto, fino ad un limite massimo di € 25.000. Per i soggetti come palestre, teatri e cinema chiusi per un periodo complessivo di almeno 100 giorni, l'ammontare dei contributi varia in base ai ricavi/compensi del periodo di imposta 2019. E cioè:

  • € 3.000 per i soggetti con ricavi/compensi fino a € 400.000;
  • € 7.500 per i soggetti con ricavi/compensi fino a € 1.000.000;
  • € 12.000 per i soggetti con ricavi/compensi superiori a € 1.000.000.

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